venerdì 13 luglio 2007

I momti Simbruini



I Simbruini fanno parte dell'appennino laziale-abruzzese e nel loro estendersi separano s sud le due regioni. Orientati in senso SO- NE si trovano nel cuore della dorsale appenninica. S'innalzano tra la valle del fiume Liri e l'alta valle dell'Aniene. A nord si stagliano sopra la piana del Fucino, mentre a sud confinano con le restanti catene montuose laziali (M. Ernici, M. Affilani, ecc...).


Situati tra le province di Roma ad ovest, Frosinone ad est e L'Aquila a nord, sono un'enorme polmone verde, costituito da boschi spesso anche fitti, di roveri e faggi che ospitano ormai da diversi anni numerose specie di lupi, che ormai si sino insediate dal vicino parco nazionale d'Abruzzo. Anche per tale motivo da 1983 è stato riconosciuto parco Naturale e quindi area protetta.


Geologicamente sono costituiti da calcari mesozoici in faces di piattaforma carbonatica, di età compresa tra il Triassico superiore e il Cretaceo superiore. A causa delle rocce carbonatiche essi sono sottoposti a rimodellamento carsico sia superficiale che sotterraneo. Da un punto di vista tettonico sono costituiti, come gran parte dell'appennino centrale, da una serie di unità, separate tra loro da piani di sovrascorrimento a basso angolo (thrust) che si accavallano verso NE, sulla antistante depressione del Liri.


Le vette di questa dorsale si avvicinano e a volte superano i 2000 metri: M. Autore 1893m, M. Tarino 1950m, M. Cotento 2014m, M. Viglio 2156m. Quest'ultimo però appartiene al sottogruppo dei monti Cantari, attraverso il quale si raccordano con i monti Ernici.


I paesini di questi monti sono spesso molto antichi e per tale motivo anche molto suggestivi, sia storicamente che paesaggisticamente. Tra i più caratteristici Jenne (Rm) 834m che ospita un monastero scavato nella roccia, Filettino (Fr) 1063msotto monte Cotento dal quale partono gli impianti sciistici di Campo Staffi, nel versante nord, mentre nel versante sud troviamo le sorgenti del fiume Aniene. Poi ancora Vallepietra 835m famosa per il santuario della SS. trinità verso il quale in maggio sono ormai tradizione i pellegrinaggi a piedi, spesso faticosi, anche di molti km, da parte di molti fedeli tra Lazio e Abruzzo, ma non solo. Infine Subiaco (Rm) 408m, il paese di riferimento per tutta l'area, che sta ai piedi dei monti, nella valle dell'Aniene ed attraversato dallo stesso è molto suggestivo per i numerosi scorci che ci offre, nonché la presenza di chiese e dei monasteri Benedettini.


Il clima è particolarmente umido, tanto che da tale caratteristica deriva il loro nome (in antichità infatti venivano identificati come i monti che si imbrunivano). Essendo il crocevia tra Tirreno ed Adriatico, raccolgono le correnti che soffiano da entrambe i quadranti (umide dal Tirreno e fredde dall'Adriatico) e per tale motivo sono frequentemente piovosi in estate, dove scoppiano soventi i temporali e molto nevosi di inverno. L'attività più praticata è la pastorizia, soprattutto ovina.

Nessun commento: