venerdì 9 novembre 2007

Campotosto e parco nazionale d'Abruzzo.

Per la rubrica "raccontalo con una foto", il caro amico Enzo (invito quanti ancora non l'avessero fatto a visitare il suo blog sugli orsi) mi manda queste fantastiche foto scattate sul lago di Campotosto, nel parco nazionale del Gran Sasso e dei monti della Laga la scorsa settimana.



Le prime due sono del lago di Campotosto in autunno, la terza è una vista del massiccio del Gran Sasso dal valico delle Capannelle.La quarta è stata scattata nel Parco d’Abruzzo, proprio dove hanno trovato gli orsi uccisi, la località si chiama “acqua ventilata”.

domenica 4 novembre 2007

Sul monte Cimone, nel parco del Frignano (Modena)

Il monte Cimone è la montagna di riferimento del parco del Frignano ed è una delle aree sciistiche più importanti dell'Emilia Romagna.
Il Parco del Frignano si trova in provincia di Modena sull'appennino e si estende per circa 15.000 ettari sul territorio dei Comuni di Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Montecreto, Pievepelago, Riolunato e Sestola.
L’area protetta comprende tutto il tratto di crinale modenese, offrendo ambienti molto diversificati e di notevole valore naturalistico, spaziando dai 500 metri s.l.m. sino agli oltre 2000 metri.
Il comune di riferimento del parco è Pavullo nel Frignano (16000 abitanti circa), che sorge a 686 metri s.l.m. è situato a metà strada tra la pianura e l'alto Appennino modenese ed è facilmente raggiungibile sia da Modena che da Bologna percorrendo la Via Estense. Si connota come il comune più vasto ed importante dell'Appennino modenese, una vera e propria "città montana", ove ha sede la Comunità Montana del Frignano.
L'escursione più bella dal punto di vista paesaggistico è raggiungere la vetta del monte Cimone a 2165 metri di altezza. Il Tempo di percorrenza è di crca 6-7 ore tra andata e ritorno, con dislivello di circa 1000m. Risulta pertanto impegnativo.
Il Cimone è la montagna più alta dell’Appennino settentrionale. Si erge su una dorsale isolata rispetto allo spartiacque appenninico dominando l’intero territorio del Parco. Si trova vicino al confine con la provincia di Pistoia in Toscana. L’itinerario consigliato per la salita è piuttosto lungo e faticoso, ma molto panoramico e attraversa ambienti intatti e rappresentativi dell’area. Il percorso ha inizio da Bellagamba, piccolo abitato nel comune di Fiumalbo. Si segue il tracciato fino al primo bivio, da qui si prosegue a sinistra sul sentiero CAI 493, fino ad incontrare il Rio Acquicciola, guadato il quale ha inizio la lunga salita nel bosco verso la dorsale sud ovest del Monte Lagoni, dove, negli ampi terreni aperti che si alternano ai boschetti, nella tarda estate è possibile osservare bellissime fioriture di calluna e carlina bianca. A circa 1700 mt. di altitudine il sentiero esce dal bosco, mostrando il tipico ambiente di alta quota: splendide praterie che si alternano a fasce rocciose. Il percorso diventa qui estremamente panoramico, l’ambiente è alpestre e severo, il cono del Cimone incombe, ormai vicino; a sud il monte Libro Aperto presenta, evidentissime, le tracce degli antichi ghiacciai: circhi, pianori, accumuli morenici. Si prosegue verso nord sul sentiero CAI 447 su un terreno argilloso e nerastro, si sfiora la sommità del Monte Piazza prima di incontrare nuovamente le rocce arenacee nella cresta rocciosa che sale ripidamente fino al Monte Cimoncino. Da qui al Cimone è un breve saliscendi fino alla cappella dedicata alla Madonna della Neve. Il paesaggio è di una vastità sconcertante. In una giornata limpida si potrà abbracciare con lo sguardo tutta l’Italia settentrionale e gran parte di quella centrale, comprese le isole dell’arcipelago toscano e la Corsica; con l’aiuto di un binocolo la vista si estenderà fino alle coste dell’Istria, alle cime alpine e a sud est fino al Monte Amiata e al Terminillo. Per il ritorno si presentano due alternative: la prima consta nel percorrere a ritroso l’itinerario dell’andata; la seconda, consigliata a forti camminatori, consiste nell’imboccare il sentiero CAI 489 che sale da Doccia che, dopo una breve discesa nel bosco, si apre nella stupenda conca del Padule il Piano con i suoi numerosi ruscelli e i grandi faggi sopravvissuti al tempo e alle intemperie. Qui il sentiero diventa un viottolo ben marcato che scende rapidamente verso Doccia lungo una ripida e sassosa pista da sci di scarso valore paesaggistico.

sabato 3 novembre 2007

Il sentiero della Pace: dalla capitale all'appennino romano

Ho scoperto questa bellissima iniziativa della formazione di un itinerario di circa 80 km che collegherà Roma a Subiaco, passando per i monti Prenestini e sublacensi, con tanto di tappe in alcuni luoghi di interesse storico artistico, oltre che paesaggistico, come paesini medievali incantevoli, monasteri, conventi ed eremi di montagna. Tale sentiero è intitolato sentiero della pace. Si svolge tutti gli anni ad ottobre e quest'anno si è svolta la terza edizione.
Vi posto l'articolo integrale di Antono Citti dal sito abitare a Roma.
Sicuramente un'ottima occasione per tanti appassionati per organizzarsi in tutta comodità da Roma e provincia un vero e proprio pellegrinaggio spirituale (la zona in questione è ricca anche di luoghi di culto, come la SS Trinità di Vallepietra o i monasteri di Subiaco ma anche dei monti vicini) o più semplicemente per una scampagnata fuori porta con amici per passare qualche notte accampati a contatto con la natura.
Allora controllate l'equipaggiamento ed organizzatevi.


“Il sentiero della pace nella provincia di Roma: un corridoio per l’ambiente, la cultura e la pace” di circa 80 km di cammino è un itinerario che collega Roma a Subiaco attraverso la campagna, le colline e le montagne della provincia di Roma giungendo in luoghi di grande valore spirituale e pacifista, ambientale e storico, dalla modernissima Chiesa del Millennio a Tor Tre Teste all’antichissimo tempio di Giunone a Gabii, l’antica via Prenestina e il percorso degli acquedotti di Gallicano, il rupestre santuario della Mentorella sul Monte Guadagnolo, la pacifica cittadina di Pisoniano e il ritiro di S. Francesco a Bellegra, gli antichi borghi di Roiate e Affile per finire al Convento di S.Francesco e ai celebri Monasteri Benedettini di Subiaco.

Il sentiero è percorso in sette giorni ogni anno da un nutrito ed organizzato gruppo di escursionisti fino ad oggi ad ottobre, subito dopo la festa di S. Francesco ed è previsto che ad ogni tappa siano ricevuti da una delegazione comunale e che la serata venga curata da una associazione locale, con discussione su argomenti di interesse ambientalistico pacifista , culturale e di folklore locale, spesso con regalo di libri e opuscoli sul tema.

Il progetto concretizzato dalla Federazione Italiana Escursionismo in collaborazione con il Centro Educazione Ambientale del 7° Municipio di Roma è stato finanziato dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Roma ed è dedicato all’Accompagnatore scomparso Salvatore Ricci e denominato Sentiero della Pace a sottolineare i valori di scambio di amicizia tra le persone ed i principi della convivenza pacifica.

Nel 2007 erano presenti tra gli escursionisti associati e responsabili del Servas, associazione che promuove l’ospitalità solidale, che cercherà di coinvolgere persone e famiglie della zona per renderle partecipi, facendo inoltre aderire strutture che possano ospitare i gruppi in maniera del tutto gratuita, nello spirito di collaborazione tra le persone ed i popoli. Erano anche presenti i giovani del movimento YAP, Youth Action for Peace, che quest’anno e per la terza volta è intervenuto, inviando ragazzi giunti da vari paesi del mondo come Corea, Palestina, Turchia, Ungheria, Spagna, per portare il loro aiuto, che con grande spirito di solidarietà e nel nome della pace hanno curato la manutenzione del percorso naturalistico, che nel 2008 giungerà fino al paese di montagna di Jenne, nel cuore del Parco Regionale dei Monti Simbruini.

Chi desidera informazioni può indirizzarsi alla segreteria della FIE Lazio: segreteria@fielazio.it Tel 06 7211301 dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20

giovedì 1 novembre 2007

Piani di Luzza e Cima Sappada

Un posto molto bello dove sono finito per caso questa estate per lavoro è Cima Sappada. Io sono andato lì come medico di una colonia di bambini simpaticissimi, che sono riusciti, accompagnati dagli istruttori è ovvio, a fare le imprese più disparate, da arrampicare, a fare canoa, escursioni anche impegnative, dormire in rifugi in alta montagna,andare a cavallo, nonchè calcio,basket, piscina ecc..., vista la disponibilità di numerosi campi.
Sappada è sulle Dolomiti venete, in provincia di Belluno sul confine con il Friuli Venezia Giulia, mentre Piani di Luzza è a pochi km di distanza, in Friuli Venezia Giulia, provincia di Udine. Sono immerse in un contesto tipico alpino, pur non essendo ad altezze esorbitanti (1000m sul livello del mare).
Piani di Luzza è meno sfruttata turisticamente ed è l'ideale per chi ama godersi la montagna in assoluta riservatezza.
Famose per gli impianti sciistici d'inverno, Sappada ha impianti per sci alpino con numerosi impianti di risalita, Piani di Luzza invece ha un impianto molto grande per lo sci di fondo ed il tiro al bersaglio, in una piana nel bosco.
D'estate queste località riservano magnifici scenari, con alpeggi, pascoli, malghe,rifugi, tutti rigorosamente adornati con gerani multicolori. L'unico problema è il tempo, molto variabile, sono frequenti gli acquazzoni e le temperature possono essere piuttosto fresche anche in piena estate.
Belle anche le camminate e le falesie per chi ama arrampicare, nonchè i torrenti su cui fare rafting.
Inoltre passeggiando nei boschi mi è capitato di trovare numerosi funghi porcini, mote specie di alberi, lamponi, fragoline di bosco ed orchidee selvatiche molto belle. Quindi molto e lo da un punto di vista naturalistico. In effetti le vie escursionistiche panoramiche sono piuttosto impegnative e non proprio alla portata di tutti, essendo le montagne molto ripide e soprattutto rocciose.
Ci sono numerosi torrenti e gole scavate dall'acqua, con cascatelle tipiche, molto bello ed è' possibile recarsi alle sorgenti del fiume Piave lungo, la Val Selis, ai piedi del monte Peralba.
Suggestive come sempre in questi paesini, sono le chiesette,come quella di S.Margherita di stile barocco, costruita nel 1779 contenente alcuni affreschi di particolare pregio, situata in borgata Granvilla.
Merita una visita anche il paesino di Forni Avoltri (UD) e le malghe che negli intorni,dominata dalle cime più alte delle Alpi Carniche, il Monte Coglians con i suoi 2780 m di altitudine è la vetta più elevata.

Raccontatelo con una foto

Invito i lettori del mio blog a spedirmi foto di escursioni o di panorami naturalistici o fenomeni atmosferici particolarmente significativi con allegato un breve racconto, spiegazione, aneddoto, curiosità del posto, descrizione di un evento particolare,ecc... .
Speditele all'indirizzo e-mail emiliano.rossi@micso.net
Aspetto vostre foto.