giovedì 19 luglio 2007

Cadlo afoso ed incendi

Questi giorni di metà luglio si stanno facendo ricordare per le temperature record (ovunque sulla penisola i valori vanno dai 35 ai 40 °C), e per gli incendi che scoppiano ogni giorno. Solo nella zona a sud della provincia di Roma in questa settimana ce ne sono stati sui Colli Albani, ben 2 sui Prenestini ed un paio alle porte di Roma. Un incendio molto vasto ha interessato l'aquilano, nella zona di Capestrano, il fumo si è spinto su tutta la piana di Navelli fino oltre L'Aquila. Appiccato da piromani, ha interessato la valle per oltre quattro giorni ed bruciato diversi ettari di bosco e macchia.
Molto spesso, come in questo caso, gli incendi sono dovuti molto spesso ad imprudenze di chi appicca fuochi a sterpaglie oppure ad automobilisti che buttano fuori l'auto sigarette ancora accese, fino a piromani che possono avere interessi più svariati, dalla semplice mitomania ad un piano strategico ben mirato di sabotaggio di un territorio per interessi economici, o addirittura per estorsione, come riportato da recenti rapporti del Corpo Forestale dello Stato.

Per la cronaca meteo il tempo si manterrà caldo afoso nei prossimi giorni, con temperature oltre i 35°C un pò ovunque con picchi di 40°C soprattutto al sud. Continuerà il caldo opprimente anche in montagna sull'appennino abruzzese, dove in questi giorni infatti si sono registrate temperature inusuali come i 33°C di Campotosto a 1408 m, di oggi o i 31°C a Campo Imperatore a 1600m di ieri.

Da domani un pò di nuvoloni si alzeranno al pomeriggio lungo l'arco alpino, con temporali associati. Anche lungo la dorsale appenninica si avrà lo sviluppo di nubi con fenomeni modesti o assenti però. Consiglio pertanto a chi si volesse avventurare in escursioni di dare un'occhiata alle previsioni meteo e al cielo!

1 commento:

OrsoBruno ha detto...

La mia povera regione (l'Abruzzo) in questi giorni è veramente in ginocchio. Uno spettacolo atroce...vedere un bosco che brucia è come assistere alla distruzione di un mondo unico ed irripetibile, si può quasi udire l'urlo straziante della natura che soccombe sotto la stupidità umana.