A questo finanziamento fa eco Raniero Maggini, Presidente del WWF Lazio che invece esprime riserve sui lavori per la stazione sciistica di Monte Livata (che è a quote non molto alte tra i 1400 e i 1800m, non proprio il massimo visti anche gli inverni tutt'altro che nevosi che si sono susseguiti in questi ultimi anni) :“Da quanto affermato dall’Assessore Rodano si capisce che lo stesso Comune di Subiaco non è stato in grado di presentare alcun progetto finanziabile alla Regione Lazio, per cui i fondi che si vorrebbero salvare dalla perenzione appaiono viceversa destinati a svanire. Questo sottolinea che le passate dichiarazioni del WWF circa la necessità di ‘decostruire Livata’ come invece stanno facendo i francesi sulle Alpi, fra l’altro in situazioni altimetriche e climatiche potenzialmente più favorevoli allo sci da discesa, non era certo una boutade”.“Quanto alle dichiarazioni del Presidente Memeo - conclude il Presidente del WWF Lazio – torniamo a chiederci come possa un Ente Parco, cui compete ad esempio l’emanazione dei nullaosta relativi alle opere da compiere a Monte Livata, diventare azionista o proprietario di impianti di risalita nella stessa località! L’esperienza grottesca dell’adesione al Consorzio Campo Staffi, voluta dal Commissario Abbate (nell’ambito della scorsa legislatura regionale) e che sta costando fior di quattrini all’Ente montano, dovrebbe avere insegnato al neo Presidente del Parco quali sono gli esiti del tutto negativi -oltre che di dubbia legittimità - di operazioni del genere”.
Intanto riporto una dichiarazione scritta molto polemica in merito all'abbandono delle istituzioni locali degli impianti sciistici di un responsabile del sito internet di Monte Livata:
"Alcuni giorni fa vi è stato un incontro tra cariche e rappresentanti di pubbliche e private amministrazioni per valutare la possibile apertura degli impianti scioviari di Livata la prossima stagione. Come tutti sapete, quel tipo di attrezzature è vincolato ad una scadenza fissa nel tempo, dopo di che è necessaria la loro sostituzione. I trenta anni di vita di Monna sono scoccati da due anni ed è tempo di rinnovo, a prescindere dalle condizioni dell'impianto stesso. Considerando l'abbandono e il "menefreghismo" che da anni aleggia sulla nostra montagna si è arrivati al capolinea senza aver mosso nulla. Lo scorso inverno avete potuto girare sullo skilift grazie ad una proroga, mentre per quello che si approssima si faceva leva su un'ulteriore prolungamento, reso possibile da un eventuale progeto di rinnovo approvato e finanziato, il quale fungeva da "tempi supplementari". Si arriva a fine settembre e si scopre che ...oops!..non c'è niente! Soprattutto il famoso finanziamento di due milioni di euro sembra non esistere, cosa che complica seriamente la proroga da parte della ministero della motorizzazione.Personalmente, senza entrare in discussioni da bar o polemiche con cui potrei riempire una lunghissima pagina(tipo : la 2001?...il comune che fa?....la regione?....il parco che blocca tutto e sempre?..i soldi per la slittinovia?...i politici di tutte le razze?) mi chiedo solo una cosa: PER QUALE MOTIVO, CONSAPEVOLI DI UN PROBLEMA, NON SI CERCA DI EVIDENZIARLO E RISOLVERLO CON TEMPO ANZICHE' ARRIVARE AD OTTOBRE? COLPA DI TUTTI!!!!! Tutto questo non conferma che non scieremo a Livata quest'inverno, ma un bel problema c'è da tempo e quello per risolverlo è poco.La soluzione è fare degli interventi straordinari di costo notevolmente inferiore alla sostituzione, e poi.... tutti a ringraziare qualcuno che ha parlato con qualcun'altro che ha messo buona parola con tizio, per farsi dare il benestare da caio! Intanto GRAZIE!!! (inizio a ringraziare anticipatamente il salvatore della patria di turno)"
Anche le risorse di 500 mila euro sulle forniture di acqua per i comuni interessati da siccità estiva vorrei capire come verranno spesi e per quali opere. Magari si potrebbe risparmiare invece semplicemente evitando di sprecare l'acqua degli invasi in inverno per sparare neve sulle piste ?! In questa storia sono solidale sia con il WWF che è giustamente preoccupato per un possibile deturpamento ambientale in una zona faunisticamente delicata come quella dei Simbruini, sia con i gestori degli impianti che vivendo di turismo hanno tutte le ragioni di richiedere entro i termini stabiliti dalle leggi che chi fa applicare e rispettare le leggi non abbandoni poi chi di quelle montagne ci vive e magari le cura perchè non vengano abbandonate!
7 commenti:
Ciao Dottore! Bentornato! Il tuo blog era così triste senza nuovi post!
Ti do una dritta appresa in questi giorni dalle vicende di Bernardo e dei suoi amici orsi: il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, probabilmente espanderà i confini proprio verso la tua regione...indaga...Ciaoooooooooooo!!!
Grazie della dritta!
Probabilmente sono le famose "mancie", i fondi messi a disposizione dello stato per interventi territoriali.
Vedrò!
Ciao
E' un commento relativo al tutto il Blog.
Complimenti, Emiliano! Per me è stato bello scoprirlo, perchè abito in Sila e amo molto la montagna. Il tuo blog mi ha colpito per la serietà e scrupolosità nelle "indagini" su ogni argomento. Sarò la tua lettrice fissa !
Nat
Grazie Nat.
Spero di avere più tempo da dedicare al blog in futuro di quanto non ne abbia adesso.
Ciao
leggere l'intero blog, pretty good
Si, probabilmente lo e
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