Le api. E' difficile cominciare a parlare di questi insetti senza avere un pò l'imbarazzo da dove cominciare a spiegare l'importanza di questi insetti. Per gli equilibri del nostro ecosistema, per l'intelligenza e per la perfezione della loro società, per i prodotti che producono, che oltre ad essere buoni, hanno proprietà terapeutiche.
Proverò a parlarne più nel dettaglio cominciando dal descrivere l'ape come insetto.
L'ape fa parte della famiglia delle apidi, ordine degli imenotteri. Sono composte di 3 parti capo, torace ed addome e 6 zampe. Le zampe posteriori sono più grandi e più lunghe perchè hanno delle propaggini con le quali raccolgono il polline e lo trasportano nell'alveare, mentre il nettare viene raccolto tramite il beccuccio (il labello), con il quale succhiano il liquido che poi passa nel solco ligulare e vi sale per capillarità. Quando i liquidi arrivano alla faringe si mescolano al secreto delle ghiandole salivari che vi sboccano, e una volta entrati nell'ingluvie o borsa melaria, subiscono l'azione enzimatica della saliva che cambia il nettare in miele. Miele e polline sono i principali alimenti delle api. Il miele fornisce loro gli zuccheri, mentre il nettare fornisce le proteine.
Le api femmine sono quelle che vediamo ronzare nei prati e sui fiori dei nostri davanzali e sono le cosiddette api operaie. Esse sono le uniche ad avere il pungiglione. Una volta punto il loro nemico, perdono la vita,perchè perdono degli organi vitali ai quali la sacca velenifera è adesso. Per tale motivo lo adoperano solo per la difesa dell'alveare, quando è seriamente minacciato e non per quella personale. Un errore che commette spesso chi erroneamente teme questi insetti, è quello di agitarsi e tentare di scacciarle con le mani. In tal modo è facile schiacciare l'insetto e pungersi da soli con il pungiglione, in quanto basta una leggera pressione sull'addome per farlo fuoriuscire. In realtà l'ape è molto pacifica ed è attratta dai colori vivi o dai profumi dolci, perchè le ricordano i fiori e quando ce le ritroviamo che ci ronzano intorno in realtà loro stanno solo tentando di capire cosa diavolo sia quel fiore gigante che cammina e non ha un briciolo di nettare!
In media vivono 1 mese e mezzo o 2 mesi.
Le api maschio sono chiamati fuchi e hanno come unica funzione quella di fecondare la regina. Sono incapaci di volare e vivono in alveare. Hanno una vita brevissima di 24-48 ore e finita la loro funzione in genere vengono cacciati dall'alveare. Poveracci, che vita misera!!!
Poi c'è l'ape regina, che vive stantia nell'alveare e si occupa della riproduzione, deponendo migliaia di uova nel corso di una vita.
Un alveare è composto da circa 30mila a 100mila esemplari, a seconda della stagione e dall'età della famiglia.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
non pensavo che ci fosse questa distinzione cosi particolare nelle api, è molto curiosa la foto postata delle tre api diverse, infatti nel senso comune si pensa che le api siano tutte uguali invece nulla di più sbaliato... qui infatti la conferma, comunque è vero che senza di esse l'equilibrio naturale non sarebbe lo stesso, molti fiori non sarebbero impollinati e il miele? non esisterebbe...
Ciao ho messo un post sulle api nel mio blog che descrive il concerto che fanno con le ali quando prendono il nettare, sono insetti "poetici".
Ho letto nel tuo profilo che fai meditazione, che tipo?
Grazie e a presto
Posta un commento